venerdì , 6 Dicembre 2024

Top 10 dei gesti da evitare all’estero

Quando si è in viaggio in un Paese di cui non si conosce la lingua, capirsi a gesti è spesso un buon compromesso… Ma attenzione! Alcuni gesti che a noi appaiono innocenti o amichevoli possono essere molto mal interpretati in altre culture, rischiando di metterci in grossi guai. E allora eccovi un top 10 dei gesti da evitare accuratamente all’estero.

gesti di mani

10°

Pollice in su in Iran

Che sia per fare l’autostop o per indicare approvazione, il pollice in su è da evitare in Iran, essendo equivalente al nostro dito medio. Più precisamente, manifestereste la volontà di mettere il pollice in quel posto all’interlocutore… Inutile spiegare perché non è proprio il caso di alzare il pollice, nemmeno con qualcuno di molto simpatico!

Il segno “OK” in Brasile

Fare un cerchio con il pollice e l’indice che si toccano, e le altre dita estese, di solito è un segno che tutto va bene. Tranne che in Brasile, dove questo gesto è un insulto bello e buono, traducibile con il nostro “stronzo”. Provate a farlo rivolti a qualcuno, e vi dimenticherete di quando quel gesto significava “tutto ok”!

Il “moutza” in Grecia

Mostrare il palmo della mano, a dita aperte, come per mostrare il numero “5”, è interpretato come un insulto o addirittura una minaccia in Grecia. Il gesto evoca una maledizione ed ha un significato simile, per esempio, in Pakistan.

Il “dulya” in Turchia

Se cercate di impressionare un bambino turco, guardatevi bene dal mettere il pollice tra l’indice e il medio, come si fa con i bambini quando si dice “ti ho preso il naso!”. A dire il vero, no: gli avrete appena detto di andare a quel paese, ma in maniera molto più oscena. Proprio un bell’esempio per i giovani!

La “V” di vittoria in Gran Bretagna

(E in alcune ex colonie britanniche). Un segno di vittoria mal eseguito, che mostra il dorso della mano all’avversario, farà di voi un povero zoticone che vuole insultare chiunque incontri. Lo stesso vale se si usa questo gesto per ordinare due birre in un pub.

Il segno “vieni qui” nel Sud-Est asiatico

Fare cenno di avvicinarsi muovendo il dito indice, il dorso della mano rivolto verso il basso, può essere interpretato come segno di disprezzo, come se si chiamasse il proprio cane. Il palmo rivolto verso il basso e le dita che si muovono insieme in aria è il gesto adatto per chiedere a qualcuno di avvicinarsi.

Dita incrociate in Vietnam

Il vostro amico vietnamita ha un esame importante e volete augurargli buona fortuna incrociando le dita… Ebbene, senza saperlo gli avete appena fatto un gesto osceno con riferimento al sesso femminile. Quale sia la somiglianza con le dita incrociate, non è ben chiaro a nessuno!

Offrire qualcosa tendendo una sola mano in Giappone

Che sia per dare un regalo o chiedere a un abitante del posto di farvi una foto, assicuratevi di tendere l’oggetto con entrambe le mani, senza paura di essere troppo formali. Dare un biglietto da visita a un giapponese con una sola mano equivale pressappoco a lanciargliela in faccia con uno sputo.

Mangiare con la mano sinistra in Malesia

E in generale nei paesi musulmani: la mano sinistra è considerata sporca. Se siete mancini, potrebbe essere un bel problema! Fate attenzione a toccare il cibo soltanto con la prima falange, o verrete considerate persone sporche.

Mettere le mani sui fianchi in Indonesia

Se pensate di apparire tranquilli e rilassati, vi sbagliate di grosso ! Siete in posizione da combattimento, sfidando chiunque vi sia vicino.

E voi, conoscete qualche gesto da evitare che avete imparato a vostre spese?

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